Intorno all'opera della drammaturga austriaca Elfriede Jelinek è stato costruito il "Festival Focus Jelinek", un interessante progetto tra scrittura, teatro e arte curato da Elena Di Gioia. Bologna ne ospita una tappa dal 5 all'8 febbraio 2015.
La scrittrice tedesca Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura nel 2004, è una delle più argute e straordinarie voci della drammaturgia internazionale contemporanea. Per farla conoscere meglio anche in Italia, è stato ideato il Festival Focus Jelinek una rassegna che, sotto la direzione artistica di Elena Di Gioia, propone una serie di appuntamenti in cui parole e visioni si intersecano con gli sguardi, le voci e il talento di altri nove artisti.
Dal 5 all’8 febbraio , il Festival Focus Jelinek arriva a Bologna dove sono previsti due imperdibili appuntamenti: un incontro e uno spettacolo tratto da un romanzo di Elfriede Jelinek.
Giovedì 5 febbraio alle 19.00, la libreria Modo Infoshop di via Mascarella 44/b, ospita l’incontro letterario dal titolo “La scrittura di Elfriede Jelinek” moderato da Serena Terranova, critico teatrale del gruppo Altre Velocità. Saranno presenti Elena Di Gioia, direttrice artistica del Festival Focus Jelinek, lo studioso Stefano Casi e i componenti della compagnia Teatrino Giullare. Sarà un’occasione per scoprire l’universo e le riflessioni filosofiche della drammaturga tedesca la cui visionarietà, celata dietro una scrittura sapiente e arguta, ispira frequentemente il teatro contemporaneo.
Il secondo appuntamento bolognese è fissato da venerdì 6 a domenica 8 febbraio 2015 alle ore 17 presso Teatri di Vita, in via Emilia Ponente 485, dove la compagnia Teatrino Giullare mette in scena “Le amanti”, uno spettacolo tratto dal romanzo di Elfriede Jelinek e tradotto da Valeria Bazzicalupo.
Con un adattamento tra il comico e il drammatico, autorizzato dalla stessa Jelinek, si raccontano le vite e le storie di Brigitte e Paula, due ragazze alla ricerca dell’amore e di una vita migliore. Sul filo di un racconto declinato da una voce narrante e alla presenza di un Eros oscuro ed ambiguo, si alternano riflessioni, amarezze, paradossi e grotteschi personaggi. Una rappresentazione dell’atavica sfida tra l’Eros e la crudeltà dei rapporti umani, passando per una visione retorica dell’Amore, rispettando il principio caro all'autrice della dissociazione tra corpo e voce.
Per informazioni: Teatri di Vita, via Emilia Ponente 485, tel. 051 566330- urp@teatridivita.it.